29 ottobre 2011

Aiutooooooo

Prevista festa per cena di compleanno in onore di figlio unenne della coppia fratellovipconmogliestronza. Consigli per eludere la sorveglianza e darmela a gambe?!?! Che so, un mal di pancia improvviso, il cucciolo con la febbre, il traffico? Ah no, abitiamo di fianco a loro, non reggerebbe. Vojo morì! Manco a pagamento ci andrei! E mi toccherà pure sopportare gli sguardi storti dei loro amici, che prima mi sorridevano e parlavano volentieri con me, ora mi guardano in cagnesco. Bah! Fatemi gli auguri!!!

28 ottobre 2011

Ciancicami!


Stirare si sa, non piace a nessuno. E io non faccio eccezione.
Prima usavo la mia fantastica lava-asciuga nuova fiammante a minimo 1000 giri. Poi, parlando con diverse amiche, ho capito che era il sistema migliore per morire annegata, sommersa in un mare di panni, ovviamente da stirare.
Con un bambino di 2 anni e uno di 33, praticamente non fai in tempo a stendere un carico che subito mandi l'altro. Bianchi (taaaaaaanti), scuri, colorati, delicati. Non te salvi! D'estate già è più semplice. Stendi alle 9, alle 12 è già tutto asciutto, che ce vò? D'inverno è un incubo. Tutto il giorno all'aria e alle 17 ti accorgi che è tutto più zuppo del mattino. Cavoli, abito a Roma, mica a Venezia.
Quando finalmente si asciugano, rimane il problema della quantità di roba che si ammucchia quando salti una sessione di stiro: oggi non posso che c'è il pediatra, e poi la spesa, andiamo a giocare dall'amichetto, nonna ci ha invitato a cena. E passa una settimana che manco te ne accorgi e la torre aumenta. Per la serie: NON APRIRE QUELLA CESTA... è come scoperchiare il vaso di Pandora. I mali del mondo mi si annidano sopra la testa in una nuvoletta nera mentre mi tocca una full immersion di 4 ore col ferro acceso, la corrente che va e viene, e il matrimonio vacillante. Si, perché poi sono talmente nervosa e incazzata con me stessa, che basta una parola detta male da Furio (tipo: CIAO) per farmi partire l'embolo.
Quindi onde evitare un oneroso divorzio, ora sto adottando la tecnica giapponese (così la chiama la mia amica che pare abbia raggiunto questo stato di grazia molto prima di me), centrifugo massimo a 600 giri, e poi perdo un po' più di tempo per stenderli. Quando li ritiro sono bellissimi, lisci, quasi senza piegoline, pronti per il cassetto.
Ci sono sempre quelle 4 o 500 camicie del maritozzo, ma con quelle non vinci manco se le lavi alla fontana.

L'altro ieri, per ovvi problemi meteorologici, i panni del Bufalo facevano fatica ad asciugare. Lampo di genio: l'asciugatrice!!! Ce l'hai, usala, mi son detta. La amo, o meglio l'ho amata per poche, brevi, fugaci ore.
Tolgo i bianchi appena lavati. Invece di stenderli li lascio lì, a meditare nella bagnarola. Butto dentro poche cose necessarie: pantaloni, maglie, felpe del cucciolo e via, per questa nuova avventura. Quando li riprendo sono soffici, caldi e "stirati". Me li metterei io se potessi, tanto mi piacciono.
Allora ho avuto un altro  lampo di genio (se, troppa grazia... e infatti): "con questo tempo schifosissimo, mo ci rimetto pure i bianchi che ho tolto. Tanto se li stendo sai quanto ci mettono ad asciugare!" Mai frase fu più funesta!
Non parliamo proprio la stessa lingua, ma ci capiamo. Programmo la macchina per farla partire dopo qualche ora cercando di farle fare quello che dico io, e alle 17 torno a casa dopo il lavoro e il nido. Apro e trovo una sorpresa terrificante, che nemmeno nei miei peggiori incubi....
SO TUTTI CIANCICATI!!!! (che per chi non è di Roma significa "Sgualciti" "Stropicciati")
Mentre li tiravo fuori pensavo a quanto il mio cercare di fare la furba mi avesse fregata. Se lava 7 kg e ne asciuga 4 un motivo ci sarà, brutta minchiona.
Camicie per cui mi servirà una schiacciasassi, pigiami che sembrano masticati dal cane e mutande appallottolate trasformate in calzini e viceversa. Dulcis in fondo ho trovato un bavaglino di cotone cerato, completamente appiccicato a se stesso, sciolto! (nel senso di squagliato) Ma come ha fatto? A quanto asciuga sta macchina infernale? 300°?!?!?
Credo che in un prossimo futuro la userò solo e soltanto se minacciata di morte con un machete!
E voi? Capitate mai disavventure, o solo io ho questi rapporti conflittuali con gli elettrodomestici?

26 ottobre 2011

Parenti serpenti? NO, partenti bastardi!!

Sottotitolo: Come stai? Stai béne, son contenta!!!

Sia io che il maritozzo stiamo bene con i miei. Non solo con i miei genitori, ma proprio con tutti tutti i miei parenti. Zii, cugini, tutto il cucuzzaro insomma. Benvoluto da sempre, lui si è ricavato un posto nel cuore di ogni componente il numeroso e variegato campionario umano dei miei parenti. LUI!
Da par mio, invece, ho sempre fatto fatica a rapportarmi ai suoi. Non che io sia una misantropa, anzi vado d'accordo praticamente con tutti per questo mio modo minchione di colloquiare col prossimo, ma perché avere a che fare con personaggi del genere, a volte risulta un pelino ostico.
Potrei fare una classifica della loro stronzaggine, ma sarebbe una guerra fra poveri. 
Anche prima di avvicinarmi al pensiero buddista, ho sempre sostenuto che non sono i soldi ed il benessere economico in generale a renderti una persona migliore. Se sei povero dentro, non c'è tesoro che possa renderti ricco. Se poi sei pure spocchioso, arrogante e un po' stronzo, non te salvi manco con l'indulgenza plenaria!

Ecco, quello che vado a raccontare è il clima che si è respirato in casa dei miei suoceri negli ultimi 3 anni durante le feste natalizie.
Doverosa premessa: 
I genitori di mio marito sono due poco più che sessantenni con pochi interessi e pochi amici. Lei è una persona di cuore, buona, a volte un po' ingenua.
Lui è tutto l'opposto, un bastardomenefreghistatraditorefigliodiunaparacula - e molto molto di più - che non vede al di là del suo naso e pensa che l'affetto si conquisti con i soldi. GROSSO ERRORE!!!
Ma andiamo avanti. Mio marito ha due fratelli, entrambi più grandi, entrambi come il padre! MA VA?!?!?!?!?
Entrambi sposati e con due figli.
Sono sempre stata del parere che i problemi interni ognuno se li deve risolvere con la propria famiglia, e quindi, nonostante i vari torti, più o meno grossi, a cui ho assistito in questi ultimi 10 anni ai danni del maritozzo (SANTO SUBITO), non mi sono mai permessa di andare a prendere di petto uno qualsiasi dei suddetti esemplari (si, parto a testa bassa, tipo i tori a Pamplona) anche quando la cosa migliore era prenderli a randellate sulle rotule. Lui è più per il quieto vivere, e quindi per il quieto prenderla in quel posto senza scatenare guerre intestine. L'unica guerra è quella che si scatena davvero nel suo intestino quando è molto nervoso e non riesce a sfogare la frustrazione che lo affligge.
I diLui fratelli, dicevo, sono sposati con altrettanti esemplari protetti. Una è la tipica moglie annoiata, che lavora 2 giorni a settimana per sport e sta con i figli 1 ora al giorno, pur non avendo altro a cui dedicarsi che non sia la manicure, lo shopping o il birdwatching (laddove i bird non sono i volatili con le piume che credete voi!)
L'altra è l'ANTICRISTO! Che detto da me è da prendere come un complimento.
Cazzate a parte, l'altra è una chiacchierona-invidiosa-sparlona-pettegola-opportunista-paracula, pessima al pari del marito.
Ora, potrebbe sembrare che la stronza in tutto questo sia io che ne sto parlando male.
Su questo blog.
Mio.
In cui nessuno sa di chi sto parlando???
Ma chissene, direbbe qualcuno. La verità ti fa male, lo so!!!!

Dicevo del Natale.
Per tutti, le feste rappresentano un periodo per essere più buoni. Io sotto le feste divento, se possibile, più iena del solito, visto che mi piace la coerenza e non sopporto l'ipocrisia.
Evidentemente gli altri non se ne accorgono, perché in tanti hanno provato ad allisciarmisi, senza ovviamente trovare terreno fertile. Se non ti reggo, non faccio nulla per dissimulare, non ce la posso fare, non ne sono capace, è un mio limite me ne rendo conto.
Quando poi, mi imbatto in persone che fino al pomeriggio della vigilia hanno spalato quintalate di letame - che nemmeno al circo - sulla mia persona e "però oggi è Natale, volemosebbbbene", mi verrebbe da urlare "No, cara la mia gallina da brodo, preferisco starti sulle balle 365 giorni l'anno piuttosto che cibarmi frasi di circostanza, indulgendo in grandi sorrisoni finti come le labbra della Minetti" Gnafò, soprattutto quando poi alle grandi parole, corrispondono azioni di mer*a. Vedi alzare muri di 8 metri intorno a casa, con fossato corredato di coccodrilli e ponte levatoio, pur di scoraggiare ospiti non graditi dal venire nella tua umilissima (se va beh) dimora a trascorrere un'amena giornata in compagnia. 
Gli ultimi Natali, sono scivolati via tra pranzi nel più totale silenzio (perché in effetti non sai di che parlare con 'sta gente: del tempo, di borsavalori, di scacchi?), rotto solo dai giochi dei bimbi, e pomeriggi a dormire sul divano di fronte al solito programma televisivo pesantone.
Ricordo con un nitore inquietante, come fosse ieri, il primo Natale da loro con mio figlio. Cioè, non è che siano passati 100 anni, ma tendo a rimuovere le cose brutte, l'avevo già detto. Natale 2009, il mio cucciolo ha 8 mesi, ultimo nipote all'epoca, il più piccolo.
25 dicembre, interno, giorno: io con un sorriso a 68 denti, felice e leggera; mio marito più denti di me, allegro e canterino (PAURA!!!). Siamo arrivati a metà mattina e nell'indifferenza più totale, abbiamo passato la giornata a giocare con i bambini, visto che erano gli unici a degnarci di considerazione. Un trio di ectoplasami, fantasmi invisibili che nessuno si è accorto di avere a tavola. Sono rimasta scioccata. Ogni tanto ci guardavamo e ci tastavamo parti del corpo a caso a vicenda per capire se fosse davvero una difficoltà di percezione o se c'era un qualche problema latente che al momento ci sfuggiva. Per intenderci, mancavano i posti a tavola. Sono 3 fratelli, non 18, per cui fare il conto di quanta gente dovesse mangiare non era un algoritmo complicatissimo. Me lo ricordo perché, salendo nel mio appartamento a gridare come una pazza per sfogarmi, ho pensato: "Io con questi non ci passerò più nemmeno il martedì grasso, figuriamoci le feste di Natale".
Invece, inevitabilmente, sempre per il famoso quieto prendersela allegramente in quel posto, ci ricadiamo come fessi. E ogni anno è sempre peggio.
L'anno scorso si è consumata una tragedia che nemmeno Shakespeare. In genere noi sia a vigilia che a S. Stefano siamo prenotati dai miei. Per tradizione, ma anche no, mia madre frigge pure i piatti il 24 e poi il 26, per stare leggeri fa la polenta col cinghiale. Quindi, l'unico giorno utile per sciropparsi sta marmaglia assortita è il 25. TUTTO il 25.
Per farla breve, per una serie di incomprensioni, i miei suoceri e fratellograndeconmoglieshopping pensavano di trascorrere la giornata del 26 da fratellovipconmogliestronza. PENSAVANO LORO!
Questi all'ultimo momento si sono tirati indietro con scuse assurde e da lì è partito un balletto di messaggi e telefonate farcite di insulti di ogni genere, ad opera dei tre temerari fratelli e una diloro moglie. Indovinate quale!??!?! Sbagliate se pensate alla sottoscritta. Non mi permetterei mai. Se ti devo insultare, mi piace farlo facetoface. (Nonostante questo, sono stata tirata in ballo per non aver risposto alle 1200 chiamate, senza aver proferito verbo. Va a fa del bene!!)
Insomma, è dal 25 dicembre 2010 che si respira aria di sfida. A questo punto non vedo l'ora che arrivi Natale, mi ci vuole proprio una botta di vita!!!!

24 ottobre 2011

Ah sei buddista? Ma in Dio ci credi ancora, no?


Non ho ancora mai scritto niente sul buddismo perché è un percorso per me nuovo e ancora lungo e tortuoso.
Vorrei però parlare delle reazioni che hanno avuto a questa notizia alcune delle persone che mi conoscono più o meno bene.
Pratico da gennaio, e sono diventata ufficialmente buddista a giugno. Nessuno mi ha obbligata, circuita, e soprattutto nessuno mi ha chiesto soldi per entrare a far parte di alcuna setta. E' stata una scelta libera, personale e molto intima, presa in piena consapevolezza con la poca maturità che al momento mi appartiene. Tutto si è svolto con una cerimonia molto semplice a cui ho voluto partecipassero i miei, mio marito, mio figlio e la coppia di amici che mi ha fatto conoscere la pratica. Ero molto, molto emozionata, più del giorno del mio matrimonio. Mi sono commossa, come non faccio mai. Ho pianto di gioia, che per una come me è tutto un programma.

I giorni successivi, in uno slancio di generosità l'ho raccontato a mia suocera, ed è stato molto interessante ascoltarla disquisire sul perché io, che sono stata battezzata e mi sono sposata in chiesa, avessi deciso di "abbandonare" la fede cristiana per una non ben definita (secondo lei) religione, che "tanto so tutte uguali, sei come i testimoni di Geova".
Ecco, una delle poche cose che ho imparato nella vita è che se non si è pienamente padroni e sicuri dell'argomento di cui si sta parlando, nella maggior parte dei casi è meglio tacere e ascoltare, quantomeno per evitare di sparare cazzate come dardi infuocati, ferendo a volte il tuo interlocutore.
La cosa che mi ha maggiormente stupita in tutta la querelle su questo cambiamento è stata la presa di posizione di mio marito, che non pratica e non ne ha intenzione, ma mi ha appoggiata e sostenuta. Fermo, deciso e soprattutto dalla mia parte, ha contrastato la madre come non avevo mai visto. L'ha rimessa al suo posto e l'ha obbligata a scontrarsi con quelle che purtroppo sono le convinzioni e le convenzioni di una mentalità abituata a credere a quello che ti hanno sempre inculcato. Attenzione, con questo non voglio assolutamente criticare chi in Dio ci crede davvero, ma chi è cattolico perché siccome stiamo in Italia, devi esserlo per forza (parole sue eh!), non certo per una fede sincera, ma perché ormai sei così, a st'età che vuoi cambià più!
Da quel giorno comunque, non ha chiesto più niente, forse per disinteresse, o forse per timore di essere nuovamente cazziata dal figlio. MAH!

Un'altra reazione sul comico andante è stata quella di mia nonna paterna. Napoletana, molto credente (devota a Sant'Antonio e a San Gennaro) e con un grande senso della tragedia! Appena ha capito che non credo in nessun Dio, ma sono io il mio Buddha, ha cominciato a farsi il segno della croce, come nei migliori film sugli eretici, dicendo in loop "ummaronnamij, ummaronnamij, ummaronnamij". Esilarante!!!!

Ho trovato poi persone, conoscenti per lo più, che con sanissima curiosità mi hanno chiesto cosa mi avesse spinto verso una filosofia tanto diversa dalla loro. Io sono sempre ben felice di raccontare che non è stato un rifugio per me, ma un modo di esternare la parte positiva e guardare il mondo con occhi diversi.
Mi sorprende sempre riscontrare una buona apertura mentale da parte degli altri.

Infine i miei sono stati, come da pronostico, fantastici. Sapevano già da tempo di questa decisione e mi hanno appoggiata da subito. Hanno afferrato probabilmente che alla mia età si è in grado di prendere coscienza di ciò in cui si vuol credere. C'è anche da dire però che non siamo mai stati dei ferventi praticanti, quindi non è stato così traumatico per loro.
Anzi, mia madre mi chiede sempre, si informa sulla pratica e sul pensiero buddista riguardo a determinati argomenti. Credo che prima o poi mi chiederà di partecipare a qualche incontro, ma deve essere una cosa molto naturale e spontanea.

Va beh, dopo sto pistolotto, chiudo dicendo che con il buddismo ho trovato la mia dimensione, un qualcosa che mi aderisce come un guanto, che mi fa sentire a casa. In una grande casa accogliente, in cui io sono l'ospite e l'anfitrione, il bimbo e l'adulto, il passato, il presente e il futuro, ovviamente il mio e di nessun'altro!

20 ottobre 2011

Mamma, mammaaa, MAMMAAAAAAAAA!!!!!


Io amo mia madre. Non credo di averglielo mai detto in maniera così diretta, ma noi abbiamo un modo di manifestare i sentimenti un po' così, ad minchiam! Baci solo a compleanni e feste comandate. Carezze in caso di febbre alta. Abbracci al ritorno da viaggi intercontinentali. Non è che siamo anaffettivi, è che non essendo mai stati avvezzi ed abituati alle effusioni (retaggio antico), facciamo ehm, ecco... fatica ad esternare. Mio figlio è l'unico con cui tutti e sottolineo TUTTI manifestano: "Bello de nonno, viè qua che te do 'mbacetto!" "Amore della nonna sua, ma quanto ti voglio bene io?" E via così.
Dicevo, io amo mia madre. Da adolescente ci odiavamo cordialmente o forse ero solo io ad odiarla. Gli ormoni, il carattere, la stronzaggine, va a capire. Da quando me ne sono andata di casa, però le cose sono migliorate in maniera spropositata. Praticamente abitiamo a 2 km di distanza e ci sentiamo 4 volte al giorno, anche solo per cazzarare, sono sempre a pranzo da lei, visto che Furio esce al mattino e torna all'ora di cena. Ci invita a cena almeno due volte a settimana e vive per mio figlio.
Mia madre è un treno. Uno di quelli ad alta velocità, che non fa fermate e raggiunge il punto più lontano in meno tempo di tutti gli altri. La chiamo Freccia Rossa.

Fin da quando ho cominciato a capire il valore di quello che fa per tutti noi, ho sempre pensato che sarò fortunata se riuscirò a diventare un quarto di quello che è lei.
Vi chiederete: "e che fa di così speciale?" Tutto, o forse niente! Non ha mai lavorato, cioè non ha mai lavorato fuori casa, perché secondo me quello della casalingamammafactotum è un lavoro ben più sfiancante di chi, come me esce al mattino e se ne sta 6/8 ore col sedere sulla sedia.
LAVASTIRACUCINAPERUNESERCITO e se le avanza mi fa pure da baby sitter. Non l'ho mai sentita dire un no a chicchessia, anche se per una delle sue emicranie fulminanti non ce la fa nemmeno a tenere gli occhi aperti. Si adopera per fare beneficenza, laddove non occorrono soldi, ma opere di bene. Il tempo che io impiego per svegliarmi, capire dove sono e come mi chiamo, lei lo investe per stirare anche i panni di mia zia che le abita di fianco. Per la festa del mio compleanno (poi ne scrivo eh!), la parte dei dolci l'ha curata lei. Tre, e dico TRE torte, di cui una espressamente per bambini, 7-8 tra crostate e ciambelloni, dolcetti di ogni tipo e forma. Venerdì sono entrata in casa sua e c'erano 2 frullatori in funzione, più lo sbattitore da cui usciva il fumo per il troppo utilizzo.
Lei cucina, ama cucinare! 9 su 10 quando vado da lei è immersa tra pentole e padelle che sta facendo esperimenti, sempre riuscitissimi. Io se provo a sperimentare, poi mi tocca cercare di corsa il numero del cinese che consegna a domicilio per metterci una pezza. Ma sto imparando eh!
Lei è la prova vivente che se i genitori sono degli incapaci, poi i figli ce la possono fare lo stesso. Mia nonna ha sempre, puntualmente: bruciato il pollo, bruciato il sugo, bruciato un qualsiasi ciambellonemessomale.
In teoria imparando da cotanta madre, io dovrei diventare un fenomeno ai fornelli.. se va beh!
A quarantacinque anni, poi ha deciso che voleva imparare ad usare il computer. Ed ora va come una spada. Facebook, MSN e Skype quando noi siamo lontani e non può vedere il nano dal vivo.

Questo post semiserio per dire che si ha sempre bisogno della mamma, a 2 a 15 a 30 anni, non si smette mai di volerla accanto. Se poi si ha la fortuna di avere davanti un grande esempio, la strada non può che essere in discesa.
Ti voglio bene mamma, anche se nel fantastico mondo di internet 'sto blog non lo troverai mai!! ahahaha

18 ottobre 2011

Siamo donne, oltre le gambe c'è di più... tipo il bollo auto

Sono sconclusionata, scordarella e pure un pelino pigra, per cui anche quelle cose che dovrebbero rappresentare piccole incombenze quotidiane, con me diventano imprese titaniche che si protraggono nel tempo... molto nel tempo!
Giusto qualche giorno fa, è arrivata una letterina d'amore dal comune, o dalla motorizzazione, non ricordo, in cui ci hanno mandato a chiedere il bollo auto arretrato del 2009. Totale euri quasi 300. Momenti svengo!!!!
In un momento di lucido panico ho cominciato a scartabellare tutti i fogli, foglietti, documenti, varie ed eventuali presenti nella mia sempre incasinatissima macchina. 2008 c'è, 2010 c'è, 2011 c'è, ma del 2009 manco l'ombra di un bollino messo male! Com'è possibile? Mah, andiamo a ritroso. L'auto ci è stata gentilmente offerta in dono dai miei suoceri per il matrimonio. Usata, pochi chilometri, hanno un concessionario, praticamente una garanzia. Andiamo cono ordine: presa a novembre 2008; matrimonio a dicembre (si, col caldo, prima o poi ne scriverò); nano eversore nato ad aprile 2009; ricominciato a lavorare settembre 2009. Niente, un buco nero, non posso farcela!
Il problema non è tanto pagare il bollo. Mi pare anche giusto, non avendoli presi prima, li pretendono ora.
Il problema fondamentale per me è dirlo a mio marito! Già so che mi attaccherà una pezza infinita sul perché e percome devo prendermi cura dell'unico mezzo a quattro ruote di cui disponiamo. Lui è tutto precisino, si ricorda tutto: lavanderia, spazzatura, piante da innaffiare (il mio pollice nero miete vittime a distanza).
Ho tentato più volte di spiegargli che per me la macchina è formata da ruote, volante e sedili. Tutto il resto non mi riguarda, o meglio, cerco di non farmelo riguardare!
Io sono così, free per il marginale. Non mi sfugge una supposta o una visita medica del nano, ma se mi parli di macchina, assicurazioni e simili, vado in tilt. Sarà che lo faccio per lavoro e anche lì, se non mi scrivo pure di andare in bagno, è capace che me ne dimentico. Ho uno scadenzario sempre sotto mano, senza farei fallire l'azienda in due settimane.
Lo so, non ho scuse, ma come Carlo ha detto no al colesterolo e si a Valsoya, io ho detto no alle scadenze e si al cazzeggio freestyle! Olè

13 ottobre 2011

Today is the day!

E alla fine arrivarono pure i trenta.
C'ho un'ansietta qui, proprio sulla bocca dello stomaco che mi ha svegliata stamani alle 6 e non accenna ad andare via.
E' vero che trenta per qualcuno sono pochi, ma io comincio ad avvertire il senso del diventare adulti.
E' da ieri che ho un pensiero in mente: ne ho 30, ne dimostro 18, me ne sento 65.... sarà normale?
Oggi è tutto un tripudio di SMS, mail, e naturalmente i post sulla bacheca di facebook. Gente che vedi si e no una volta l'anno o che non incontri dagli esami di 3° media che ti fa gli auguri e ti lancia baci a profusione...
Mah, meglio non commentare, perchè poi rischio di cadere nell'ovvio e nel già sentito.
Comunque, dicevo che avverto il senso del diventare adulti. Avere una casa tutta tua, fatta (più o meno) come piace a te, cominciare a pensare di fare un'altro figlio perchè ormai a 30, tutti indistintamente sentono la necessità impellente di darti dei consigli, ovviamente non richiesti: "Sta creatura non può stare da sola, gli serve un fratellino" "Quanto ha? Ah, allora è ora di fare il secondo eh!" e "Mi raccomando la prossima femmina! Non te ripresentà con n'altro maschio!!!". Guarda per farvi contenti e soprattutto per non farmi fracassare les meretas ogni giorno, me la scelgo a catalogo la prossima, spero non mi facciano come l'ultima volta che avevo ordinato una principessa e mi hanno mandato Attila.
Oggi ho la necessità di sentirmi dire parole importanti, frasi incoraggianti, iniezioni di autostima a più riprese. Gli auguri non mi bastano. Non pensate che sia una stronza. Sono molto contenta di quelli che si sono ricordati, soprattutto chi senza l'ausilio del sopracitato facebook, tipo mia madre (ma va) mi ha mandato messaggi tipo: "Augurissimi alla mia figlia preferita. ti voglio 1 mondo di bene. bacioni" (Ho un solo fratello... maschio. L'ho già detto che siamo una famiglia di cazzeggioni?) La risposta più ovvia è stata: "Grazie di cuore ai miei genitori preferiti." Come te sbagli!!!!!
Per ora ho incontrato solo persone che hanno ironizzato sull'età che avanza. Abbelli, magari tutti così, dimostro veramente almeno 6-7 anni in meno (vi abbiamo presentato l'angolo della modestia). Ho visto mio padre 15 secondi netti, il quale ha ovviamente dimenticato che giornata catastrofica sia oggi. Mio marito mi ha ripetuto alla nausea: "Auguri amore mio", senza aggiungere altro che non fosse "Auguri amore mio" e mio figlio ha farfugliato qualcosa di sconnesso. Forse stasera davanti alla torta il Bufalo troverà le parole più giuste, parole che non siano: "Boio totta!!!!"
Perdonatemi, il post è un po' sconnesso, come del resto il mio stato d'animo. Sono piena di entusiasmo (ingiustificato, boh) e molto, forse troppo malinconica.
Passerà, in fondo oggi è solo giovedì!

5 ottobre 2011

Dice: Invita chi ti pare!

Parla facile lui, che è come Winnie The Pooh! Tutti lo adorano, tutti lo cercano, tutti lo amano... mai poi sono io che abito nella sua stessa casa e me lo sciroppo per ogni cazzata brillante ideona che la sua mente contorta partorisce.
Tra una settimana è il mio compleanno. Non sono mai stata una di quelle fissate che festeggiano tutti gli anni, ma a 'sto giro sono 30 e mi piacerebbe ricordarmelo. I festeggiamenti li sta organizzando naturalmente e prevedibilmente Furio, per cui io ne sono fuori e mi è stato tassativamente proibito di occuparmi di alcun che, cosa alquanto anomala per me, che sono abituata e contenta di farmi sempre il mazzo in ogni occasione aggregante, dalla pizzata in casa, alla pasquetta per campi, alla festadell'amicaincintaprossimaalmatrimonio... ah no, quella ero proprio io al mio addio al nubilato organizzato da me medesima, per me medesima...'na tristezza!
Dicevo che, teoricamente, non dovrei essere al corrente dei preparativi, ma c'è un uccellino che mi passa le informazioni sottobanco (mia madre se la canta alla grande) e mio marito non è proprio James Bond, per cui sgamarlo è relativamente facile per me, nota faina mechata!
Una volta, un paio d'anni fa, proprio nel giorno del mio compleanno, noto nel frigo una carrettata di birre, cosa stranissima visto che non siamo grandi consumatori di alcool. Mi volto dicendo: "TANAAAAAAAAAAAAA" lui con la faccia da "non so a cosa ti riferisci" fa il vago. Tempo 10 minuti e mi ritrovo casa invasa dagli amici.
Sto divagando. Il punto è che per questo eventone mi ha detto: Invita chi vuoi, tutti quelli che conosci, i ragazzi del buddhismo, le maestre dell'asilo, le mamme degli altri bimbi, i colleghi di lavoro tanto lo facciamo in garage, di spazio ce n'è!
Allora, se è così, che so diciamolo pure ai vicini guardoni rompiballe, ai parenti fino al 6° grado e alla suora che avevo alle elementari. Andare in giro per il quartiere con un bel cartello sulla macchina con scritto: "è il mio compleanno, siete tutti invitati" mi sembra un'idea vincente. MaPerFavore!
A parte che mi imbarazza anche un po' (figuriamoci) andare da una che ho visto si e no 3 volte e dirle: 
"sai, festeggio il compleanno, ci vieni?"
"ah, è il compleanno del piccolo?"
"no, non mi sono spiegata, la festa è per me, faccio 30 anni non 3!"
Mo finchè se scherza, se scherza, poi... ahò se semo capiti no?
Alla fine so che sarà comunque organizzata in funzione dei cuccioli. Giochi sparsi in ogni dove, Zecchino d'Oro Dj, passeggini a perdita d'occhio, ricchi premi e cotillons (che non ho mai capito che sono).
Mio figlio ubriaco di Puff (patatine puzzolose che lui mangia come se non ci fosse un domani), mio padre abbioccato su una sedia a caso e mio marito che balla da solo muovendo fuori tempo solo la testa, sotto una strobo molto anni '80! (forse sta appesa lì proprio dagli anni '80, mah!)
Ora, non è per fare la guastafeste, ma mi sa che non ho fatto proprio un affare a delegare tutto a lui...

PS Ragazzi, io sto a Roma, se volete fare un salto mi fa piacere! muhahahahahahahah

3 ottobre 2011

Ok, ce la posso farcela!!!!

Quando ancora non avevo nemmeno l'embrionale idea di fare figli, dicevo che mai e poi MAI in vita mai avrei permesso al mio ipotetico figlio di fare ciò che ritenevo sbagliato. Tipo, mangiare peperoni di sera, fumarsi una cannetta senza passarla, bere alcool a stomaco vuoto e GUARDARE I TELETUBBIES!
Si, perché i "dolcissimi" alieni con strane forme in testa, mi hanno sempre suscitato un certo disgusto.
Pensavo:  "Ma quanto sono deficienti 'sti qua?" e puntualmente cambiavo canale per evitare conati di vomito. Che poi, ma che lingua parlano? "Monopatto PO" (Il monopattino di Po). C'è bisogno di farli parlare come una qualsiasi Valeria Marini ubriaca? Che messaggio passa ai bimbi?
Con questi fantastici propositi, indovinate un po' che è successo dopo che sono diventata genitrice!?!?!?!
Eccheli là. Alle 8 spaccate di mattina, quando hai il latte sul fuoco, i capelli bagnati, una lavatrice da stendere, l'asilo che incombe e il pargolo che non collabora, ci sono loro, gli obesi pupazzoni multicolore. E scopri magicamente, che quello che hai sempre schifato, a tuo figlio di un anno e mezzo piace da matti e si incanta tipo cobra con il suonatore di piffero! E bònanotte ai sonatori!
Nel tempo per fortuna (se, fortuna), i suoi gusti sono cambiati, ed ora ci ritroviamo a combattere con lei, l'unica ragazzina della TV che prenderesti a bottigliate sui denti dall'alba al tramonto. L'unica che è stata in grado di condizionare l'infanzia di millemila bambini, con le sue cazzate stratosferiche tipo macchine volanti e cavalli a pois. Si, è proprio lei ragazzi: l'indomabile PIPPI CALZELUNGHE! L'animadelimortà....... e de tu padre pirata!
Di un diseducativo disarmante. Strilla, mena, dice bugie, non va a scuola, percula gli adulti e mangia schifezze. Un Vasco Rossi con le trecce insomma. Forse è per questo che piace tanto ai bambini, la prendono a modello. Io non me la ricordavo mica così, però. Ho 30 anni, mica 95. Non è passato proprio tantissimissimo tempo, no? No, eh? Dite che una 25ina ne so passati? E' che mi sto autoconvincendo che sono ancora giovane.
Comunque Pippi a parte, a volte ci spariamo anche alcuni cartoni sul canale Disney, che almeno sono una garanzia. Di sera ci sono poi le immancabili favole, che il mio geekmarito ha provveduto a scaricare sul tablet, per avere una storia ogni sera diversa. Il caro vecchio libro no?!?!?!? Lamentiamoci poi, quando a 15 anni non uscirà di casa per comprarti il latte, perché l'avrà ordinato on-line in qualche azienda casearia Pugliese, perché "Mamma, col trasporto e l'IVA ci costa meno che comprarlo nella latteria sotto casa, e pensa consegnano in soli 3 giorni lavorativi." "E allora facciamo che anche la colazione la fai tra 3 giorni lavorativi e siamo pari."
Mi rendo conto che 'sti bambini sono superbombardati di tecnologia ed informazioni. Ernie a 2 anni e 1/2 sa usare l'i-PAD meglio di me e del padre messi insieme.
Cerco di farlo stare il meno possibile ad inebetirsi davanti alla TV; nella sua cameretta l'unica cosa che va a corrente è la macchinetta per l'aerosol, nemmeno l'ombra di un aggeggio elettronico, ma non sempre ce la posso fare. Spesso sta dalla nonna, che per tenerlo buono e fermo lo piazza sul seggiolone e gli manda Rai Yo-Yo a rotella. Come fa lo sa soltanto lei, perché quando sta con me, fare SpiderMan sul muro stile geco è il gioco più tranquillo che la sua testolina riesca a partorire. E' forse per questa ragione che passiamo all'aria aperta tutto il tempo utile?
E voi, con quale cartone, libro, gioco imbecille, siete obbligati a confrontarvi per amore dei vostri pargolozzi?