16 aprile 2013

Tema: parla della tua Mamma


Questo post partecipa al giveaway di Francesca di Il Linfangioma


Svolgimento:
Avevo avuto già modo di parlare della mia mamma un po' di tempo fa, ma è un argomento inesauribile per me, per cui accetto la sfida di Francesca e vi parlo ancora di lei.
E' nata nel 1960, per cui è una nonna molto giovane.
E' stata all'epoca una mamma molto giovane, dal momento che alla mia nascita aveva da poco compiuto 21 anni e in quanto ancora ragazzina, diciamo che siamo cresciute insieme.
Lei era la mia compagna di giochi. Saltare sul letto e scrivere e disegnare erano i nostri giochi preferiti, per quanto riesco a ricordare.
E' nata in una famiglia numerosa, ma che non aveva grossi problemi economici. Sei figli - 3 maschi e 3 femmine - lasciati crescere allo stato brado, perché i miei nonni, quando non erano al mercato, erano comunque troppo menefreghisti per occuparsi e preoccuparsi della prole.
Ha un fratello gemello, col quale non è molto legata. Di contro, ha un rapporto splendido e simbiotico con la sua sorella più piccola (la mia seconda mamma, diciamo).
Ha avuto un'infanzia.... riformulo vostro onore. Non ha avuto un'infanzia nel senso canonico del termine.
Quando non era impegnata ad aiutare i miei nonni al banco del mercato (mi racconta che sollevava cassette di banane mele da 30 Kg quando lei ne pesava a malapena 20 o che con la scusa di andare al mare a Maccarese, mio nonno se li caricava tutti sul furgone per fare scorta di cocomeri), stava in casa a cucinare per la truppa.
Forse è per questo che in occasioni tipo compleanni o feste comandate, anche quando siamo in 50 lei non fa una piega e le viene tutto in scioltezza.
Al raggiungimento della mia maturità comprensiva, mi ha raccontato di un sacco di cose che le sono successe quando era ragazza.
Del fatto, per esempio, che la domenica pomeriggio, dopo aver cucinato per tutti e pulito casa da cima a fondo, magari le andava di andare a fare una passeggiata, ma veniva obbligata a tornare prima del calar del sole (parliamone, d'inverno il sole cala alle 16. E ho detto tutto).
Oppure del fatto che sposandosi a 20 anni, la mattina delle nozze una sconosciuta le chiese: "a regazzì, che te vai a fa' la prima comunione?"
Ha conosciuto mio padre a 14 anni, erano vicini di casa, e da allora stanno insieme.
A volte ho il sospetto che voglia ucciderlo, ma poi penso hey, ho istinti omicidi io dopo 11 anni con lo stesso uomo, lei dopo quasi 40 anni se l'è meritato il diritto di ammazzarlo!
Ha un carattere forte, anche se tende a sminuirsi.
Non si lamenta mai, e questo le fa onore. Capita molte volte che io la senta dalla voce che magari non è in formissima, ma non si tira mai indietro per tenermi il nano o cucinare uno dei suoi meravigliosi dolci.
Non sa nuotare, o meglio non lo sapeva fare. Ha preso qualche lezione e adesso quando siamo al mare, arriva addirittura dove l'acqua sfiora il metro. So' traguardi!
E' molto atletica, ha un fisico asciutto e proporzionato. Molti la scambiano per mia sorella maggiore o direttamente per la mamma del nano (e io di conseguenza sono la sorella del suddetto nano). Quando riveliamo i reali gradi di parentela, la gente la maggior parte delle volte ci mette qualche secondo a realizzare.
Il nano la adora. Lei lo fa giocare, esattamente come faceva giocare me. Ogni volta che lo recupero dopo una giornata passata a casa sua, trovo il finimondo di giocattoli, coriandoli, colori e pongo un po' ovunque. A me prende un colpo alla vista del campo di battaglia, ma lei non se ne cura, perché: "basta che si diverte lui!"
Devo a lei il fatto di essere una persona indipendente e sicura di se.
Mi ha instillato quell'autostima della quale non sempre sono stata dotata.
Mi sprona ogni giorno a diventare una persona migliore, e per me migliore vuol dire come lei.
E' infinitamente generosa, con tutti. Conosciuti, sconosciuti, meritevoli e bastardi (soprattutto con questi ultimi). Perché, come mi ripete sempre, oltre ad aiutare gli altri le piace stare bene con se stessa e con la sua coscienza.
Questa è la mia mamma, questo è il modo in cui la vedo.
Sarò fortunata, un giorno, se riuscirò a diventare un centesimo di quello che è lei.
Ti voglio bene mamma, lo so che mi leggi.
V.

6 commenti:

  1. Che bello questi post sulle mamme. Sono donne di altri tempi, forti e generose. Complimenti

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  2. Scrivi benissimo, sei molto divertente ed è un piacere leggerti! Complimenti !
    Silvia

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  3. Ciao! Arrivo qui proprio grazie a questo giveaway di Francesca, a cui ho partecipato anche io.
    Che dire...sono felice di essere passata a legegrti!!! Prima cosa mi piace la tua mamma, è venuta fuori bene da una infanzia-non infanzia ed è diventata come la descrivi, quindi una bella persona. E poi mi piaci tu, il tuo stile, il tuo blog.
    Quindi passerò ancora a trovarti, stanne certa.
    Ok, detto così suona tipo minaccia, ma non lo è....è una promessa :-)

    Buon fine settimana!

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