27 settembre 2011

Magda, tu mi adori?

Sto insieme al consorte da 9 anni abbondanti. Convivivamo da 6. Sposati da quasi 3.
Lui è il tipico pignolo un po' rompino, che ti ripete a martello pneumatico le stesse cose finché non vede materia grigia fuoriuscire dalle orecchie. Quando gli parte il loop non lo fermi nemmeno sparandogli alle gambe.
Di recente abbiamo ristrutturato il nostro piccolo appartamento. Finalmente, dopo anni in affitto in case arredate in Nonna Belarda Style, abbiamo finalmente avuto la possibilità di farci una casa a nostra immagine. So già quale sarà il pensiero comune: l'hai fatta diventare un circo? ANCHE NO!
Lavoro da una decina d'anni nell'ambiente edile e affini e ogni volta sento dire la stessa cosa: "Si, mi piace, ma devo farlo vedere a mia moglie, tanto si sa che sono le donne a decidere tutto."
Grandissima verità, se non siete sposate con Furio! A casa mia praticamente io ho deciso solo lo specchio del bagno, per errore e per puro caso. STOP
Ogni altra cosa mi è stata sottoposta o dopo accurata scelta (da parte sua) o con il miraggio della scelta che puntualmente veniva smontata parola per parola.
"Amò, guarda che belle queste piastrelle per il bagno. Sono in gres porcellanato leggermente sabbiato che faranno sembrare il cesso una SPA. Il commesso dice che le potremmo abbinare con questo mosaico dai toni leggermente più caramello. Infine ci ha consigliato il mobile caffè esposto con il lavabo da appoggio che è veramente spazioso e di design."
"Ma veramente opterei per il lilla, sai mi è sempre piaciuto e ora vorrei farlo un po' color.. "
"Lilla? Ma lilla no! Dopo 2 mesi ti stufi e poi che facciamo, cambiamo le piastrelle? Dai, questi sono toni neutri che risultano anche molto eleganti. E poi è un affarissimo, praticamente hanno tutto pronto di magazzino e ci fanno uno scontone (altra caxxata, perché il materiale ce l'hanno consegnato dopo 2 mesi abbondanti dall'ordine e il prezzo è rimasto ovviamente invariato) Magari lilla ci facciamo una parete della camera!"
Senti Ciccio, fa 'na bella cosa! Vacce a vive cor commesso dentro a 'sta casa, che ve la state a fa' proprio come ve piace a voi! (Si, lo so, sono romana e a volte si sente. Mhuahahahaha)
Secondo voi, alla fine della ristrutturazione, cosa sono riuscita ad avere con una vaga sfumatura di lilla?
Diciamolo insieme su: UNA BENEAMATA CIPPA!!!!! Braviiiiiiiiiiiiii
In un raptus di follia ho comprato le tendine per la camera da letto di quel colore e mia madre, mossa a compassione mi ha regalato dei lenzuoli in tinta. Adesso guai a chi prova a dirmi che sta passando di moda. Sono capace di strangolarlo con la passamaneria delle suddette tendine e nascondere il cadavere nel mobile caldaia.
Vivo ahimè con Furio, almeno lasciatemi lamentare.
"Amò, hai preso il giacchetto/il cambio/l'acqua/lecentosessantatrecosecheservono per Ernesto?" (nda Che Guevara, mio figlio)
"Certo"
"E il mio cappello dov'è? Non lo trovo più. Ecco, me nascondi le cose. Dentro a sta casa non se trova mai niente!"
"Guarda che ce l'hai in testa, fenomeno!"
Lui è così, ti fa le Grandi Opere in casa e poi si perde per un fornello lasciato acceso. Gli dico sempre che prima o poi ci farà saltare tutti in aria, ma sembra non curarsene.
Come dice mio fratello ventitreenne in un raro momento di lucidità: "Lo sapevi pure prima di sposartelo che era così."
Si, ma non credevo si potesse peggiorare così tanto in poco tempo.
Anyway. Devo dire che è si Furio, ma è anche e soprattutto un ottimo papà. Nel suo pochissimo tempo libero lo puoi trovare in giardino o per parchi che fa divertire l'anarchico tascabile, che per forza di cose lo adora.
Il giorno che sentirete di una dissociata mentale chiusa in bagno in autogrill che parla da sola e ripete come un mantra: è il padre di tuo figlio, è il padre di tuo figlio, è il padre di tuo figlio, è il padre di tuo figlio, non vi spaventate, sono io che cerco di convincermi a non ucciderlo.
Anche perché per uxoricidio mi sa che ti danno 15 anni con la condizionale e io c'ho da fa', c'ho da spiccià, non posso mica sta a perde tempo!

21 settembre 2011

Educazione, questa sconosciuta!

Cara MammadiGertrude e cara MammadiGaetano, se al mattino qualcuno vi saluta con un sorriso durbans a 75 denti, siete pregate quantomeno di fare un cenno col capo, anziché fare le vaghe, protette dai vostri occhialoni Gucci. Sono allegra, mica scema!
La giovialità, l'ottimismo e l'allegria non si comprano al supermercato, si sa! Nel corredo genetico della mia famiglia per fortuna ne abbiamo a pacchi e anche l'eversore tascabile ne è abbondantemente provvisto.
Quando al mattino arrivo al nido, anche se fuori piove, ho quelle scarpe così carine ma scomode come tagliole da bracconieri e il nano se l'è fatta sotto 3 volte prima di uscire di casa, mi viene spontaneo regalare grandi ed economici sorrisi a chiunque mi si pari davanti. E che sia il vicino guardone o la maestra dolcissima, non mi risparmio e al sorriso allego magari una battuta scema delle mie. Lunedì ho anche tentato senza successo di catapultarmi nella vasca delle palline colorate. Entro l'anno ce la farò!
L'educazione però è ben altro affare. Sto cercando di far recepire a mio figlio, di 2 anni e 1/2 scarsi vorrei ricordare, che quando si entra in un ambiente dove ci sono altre persone si saluta, ciao ai bimbi, buongiorno e buonasera ai grandi, arrivederci, per favore, grazie, prego, scusi tornerò. La basic education insomma (me la so inventata eh!).
E devo dire che mi da delle gran soddisfazioni. Se imbeccato, al momento giusto ti piazza un "pi faoe" e un "azze" messi male, che ti butteresti per terra per quanto è stato bravo. Si, lo so, m'accontento di poco!
Ma io sono quella che ti scatena il carnevale di Rio per una cacca fatta sul water, che pretendete!!!
Comunque dicevo, perché devo constatare che è più educato un bambino anarchico sovversivo di 2 anni restio all'applicazione delle regole, che una trentenne Hoogan munita, che ti guarda con l'aria schifata di chi pensa che sei anche un po' cretina? Cioè, le Hoogan non c'entrano, io sono una pianella friendly, non faccio testo.
Le due gentili pulzelle sono sorelle comunque. Sarà mica che erano entrambe assenti il giorno della lezione?!?!

20 settembre 2011

Come uccidere i suoceri e farlo sembrare un incidente!

Come precedentemente accennato, sono dotata di pochissima pazienza. Tutta quella che possiedo se ne va per il nanerottolo che mi gira per casa, quindi quando uno qualsiasi dei componenti il parentame che ci orbita attorno mi scatena la carogna, parto a testa bassa e vedo nero. Tipo stamattina! Alle 6 circa viene disturbato il mio famoso sonno da ventenne ubriaco post notte di bagordi, da una televisione a palla proprio sotto la mia camera da letto. Ora, io mi rendo conto che abitare vicino ai nonni ha indubbiamente dei vantaggi incalcolabili, ma ha anche i suoi lati negativi... tanti per la verità. Noi siamo nell'appartamento proprio sopra i miei suoceri.
Tanto per cominciare, nella famiglia di mio marito sono tutti sordi. Senza eccezioni, pure i bambini! Parlano con toni di voce da rave party sempre, pure per dire "passami il pane" o "hai fatto merenda, a nonna?" con il bimbo appena sveglio e ancora lievemente intontito. Gli si deve essere rotta la manopola, perché proprio non ce la fanno a modulare la voce su volumi umani. Insomma, visto che sono sull'audioleso andante, ascoltano conseguentemente la TV a volume 2000, anche se sono in una stanza 2x2 a 15 cm dall'apparecchio. Mo, io dico, c'hai 67 anni e parli senza congiuntivi, perché (pensare di) fare il figo e vedere il canale della borsa, se non afferri nemmeno il significato della parola RISPETTO!?!?!?!
Per farla breve, mi alzo dal letto con gli occhi di fuori e la bava alla bocca, e senza nemmeno toccare il pavimento vado in bagno da mio marito (poveraccio lui non c'entrava niente) e con un tono tra l'incazzato e il fuori di testa, minaccio martellate prima alla dentiera del suo augusto genitore e poi alla di lui televisione.
Tempo 35 secondi, non ho più sentito volare una mosca.
E' vero, sono un tipo abbastanza incazzoso, ma ci sono cose su cui proprio non riesco a passare... mah, forse con una schiacciasassi ce la potrei fare.
Un esempio a caso, la suocera che deve remarti contro su tutto, PER FORZA!!
"Ha detto che aveva fame, gli ho dato i cereali." I cereali? Alle 18.30? Allora dillo che fai di tutto per farti odiare! Questo mo deve cenà e co' 4 briciole di mais nella pancia, la fettina di "vitella tenera come burro" me la tira tipo frisbee.
Oppure, nel tentativo di togliere il pannolo, dopo settimane di pisciatine in giro e mutande affrescate modello Cappella Sistina, si vede finalmente la luce in fondo al tunnel, io faccio l'errore di abbassare la guardia per mezza giornata, dico MEZZA GIORNATA, non un mese, succede che: "Ehhh siccome eravamo in giro, gli ho tenuto su il pannolino sempre, perché altrimenti mi faceva i bisogni nel camper dello zio." MASTIRAZZI del camper. Fosse pure ricoperto d'oro e diamanti fagliela fare sul tappeto, che tanto si lava.
Non si vanifica tutta la fatica e il paziente (mah) lavoro fatto, perché non t'andava di stargli appresso a chiedere se doveva fare cacca o pipì e nel caso metterlo su water almeno una volta l'ora. In tutto questo, ad onor del vero, è stata spalleggiata da mio marito, presente e inerme.
E poi vorrei sapere, quante volte si può ripetere la parola nonna nell'arco di una giornata?!?!?
"Vuoi la banana, nonna?"
"Tieni ti ho comprato la 689sima macchinina, nonna!"
"Vuoi dormire nel lettone, nonna?"
"Mamma non ti fa uscire anche se piove, nonna?"
"Mangia pure con le mani, nonna."
"Tieni questa granata chimica nonna, mi raccomando non sporcare eh!"
Ho capito che il vocabolario italiano non offre 'ste grandi alternative, ma applicati e varia un po'! Mi rincoglionisci il pupo, per la miseria!
Un'ultima cosa che mi fa sempre tanto ridere. Il mio piccolo anarchico, alla veneranda età di 2 anni e 5 mesi ormai parla e si fa capire abbastanza bene, quindi a domanda risponde, se gli va. Ma a 3, 5 o 9 mesi, mi prendi per il culo, quando gli fai delle domande, chiaramente dirette a me. Cos'è aspetti il miracolo del neonato parlante?
Settembre 2009 io carica come un somarello: borsa, marsupio, sacca, passeggino, cucciolo di quasi 6 mesi, varie ed eventuali, lei mi blocca davanti alla porta mentre cerco di evadere da Alcatraz per andare da mia madre, e rivolgendosi al pargolo gli fa: "E dove te ne vai di bello? Non rimani con nonna tua oggi? Ma stai sempre in giro! Hai mangiato? Hai fatto la cacca? E il riposino?"
Io, che sono un tipo democratico, alle sue domande sceme ho risposto con tono garbato e sorriso gentile: "Ce ne stiamo andando affan***o, ma dovremmo riuscire a tornare per pranzo. Nel caso faccio un colpo di telefono, OK?!??
Dite che ho esagerato?

15 settembre 2011

Colorare nei margini

La pazienza, lo ammetto, non è la mia qualità migliore. Ovviamente il mio piccolo anarchico, manco a parlarne, ha ereditato un quarto di quella che possiedo io. Perciò ogni attività che svolge si aggira normalmente tra i 2 e 5 nanosecondi scarsi, dopo di che gli si schiaccia la vena e parte l'embolo. "Mamma, ccu me tu!" prendendomi per mano e strattonandomi o attaccandosi a uno qualunque degli indumenti che indosso, fosse pure un top senza spalline che scende alla velocità della luce, mentre gli sto preparando la cena.
"Che vuoi che faccia amore mio?" "TIDUTA QUI" e mi tocca sedermi accanto a lui per guardarlo giocare o colorare, senza poter nemmeno partecipare. Insomma, non solo sei impaziente e rompiballe, ma pure dispotico. Che soddisfazione 'sto regazzino, i pregi li ha presi tutti da me.
Ora è nella fase delle ripetizioni a martello pneumatico. "Mamma canon gande. Canon gande. Adda mamma, canon GANDE. CANON GANDE. CANON GANDEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!"
L'unico modo per bloccargli il loop è assecondarlo e fargli capire che si, il camion l'avevi già visto al km precedente e a 15 o 16 affermazioni fa.
Portarlo in giro, anche in macchina, è diventato quindi pericoloso per il mio già precario equilibrio psichico e per la mia proverbiale pazienza olografica. Se decide che vuole il succo, non si fermerà alla prima richiesta, ma continuerà finché il bricchetto non sarà completamente vuoto, perché a metà del primo già attacca la pippa per il secondo. Mi dicono sia normale, ma mi si appiattisce l'encefalogramma e vedo nero quando sto cercando di avere una parvenza di conversazione con un essere umano over 3 e lui ripete a rotella nelle orecchie, nell'ordine: voglio l'acqua, voglio andare via, hai visto la gru?, macchinine io, metti cars, varie ed eventuali.
Ieri ho avuto però l'ennesima prova che la mela non cade mai lontana dall'albero, tranne in rarissssssssimi casi (tipo il consorte) ma questa è un'altra storia. Stavamo colorando nella sua cameretta. Cioè io coloravo sull'album e lui si faceva allegramente i fatti suoi con macchinine e oggetti vari lanciati in ogni dove. Dicevo, mentre coloravo con i pennarelli ad acqua superlavabili (Signor GiottoBebè santo subito), ho realizzato che stare nei margini di questi disegni super divertenti, non è divertente manco un po', perché ci si mette una vita  a completarlo e tanto la sbavatura la fai comunque e ci rimani di m**da. Allora sai che c'è, ha ragione il Bufalo che lo colora così come viene, alla membro di segugio e il risultato il più delle volte è migliore dell'originale.
Tutto questo per dire che, metaforicamente parlando, spero mio figlio faccia come me e non rimanga mai nei margini del disegno, perché al di fuori la vita è molto più divertente, soprattutto se hai poca pazienza.

14 settembre 2011

Primo giorno di nido. Anno 2 - atto I

Ricominciare dopo le vacanze è sempre una tragedia infinita. Più di un mese passato con mamma e papà dà i suoi bei risultati. Negli ultimi quindici giorni le frasi buttate lì, tanto per tastare il terreno sono state: "Che bello, tra poco si torna di nuovo a giocare con gli amichetti dell'anno scorso" oppure "Le maestre ti aspettano per fare tante attività divertenti" o il più subdolo "Che dici, ci vado io all'asilo al posto tuo?". Per ognuna di queste domande la risposta è sempre stata la stessa, sempre: "IO ATILO NO!" o il più incisivo "Io a cata con chi ti pare"! C'est à dire, va bene restare pure con il figlio illegittimo di Jack lo Squartatore, ma in mezzo a quella banda di nani manco morto!
E tanti cari saluti alle buone intenzioni.
Qui non ci si ferma all'ostruzionismo, qui si punta all'eversione totale, olè!
Comunque abbiamo superato lo scoglio del primo distacco post estivo con qualche lacrima versata sulla giacca del consorte e graffi da accozzamento sul collo dello stesso, che avendo il cuore notoriamente più tenerello del mio, con i lucciconi è rimasto circa 30 secondi nascosto dietro l'angolo ad origliare il pianto inconsolabile dell'eversore tascabile, mentre io ero giá con un piede fuori dalla porta e la orecchie debitamente tappate.
Con un pizzico di cinismo, posso dire che oggi sono iniziate per me le meritate vacanze... in ufficio!!

Soprannomi per la vita?

Tanto per cominciare mio figlio ha qualcosa come 1286 soprannomi, 1200 dei quali gli sono stati appioppati da me! Ce n'è uno però che racchiude la sua essenza calma, pacata e per nulla ribelle: il Bufalo! Soprannome noto agli affezionati della serie Romanzo Criminale (e anche del film), per quel personaggino tranquillo e affatto sopra le righe, a cui si è ispirato mio fratello per appellare la mia progenie, con la motivazione che è MATTO!! Quindi adesso "il nano" è diventato "il Bufalo".
Ecco, se c'è un'eredità preziosa nella mia famiglia è proprio il sarcasmo. Non siamo ricchi, non siamo alti, non siamo belli, anche se piacciamo (muhahahahahah), ma abbiamo una vena ironico-folle nel sangue, che ci rende simpatici. Mia madre, mio fratello, io e adesso anche mio figlio pare. Si, perché il soave fanciullino è un giullare inside. Nella struttura dove lo tengono prigioniero per metà giornata (l'asilo), mi dicono sempre che fa il buffoncello pur di far divertire gli altri bambini... e ci riesce! Il sangue non è olio per friggere, insomma.
Il consorte invece, non ha ricevuto il memo mi sa, perché nella sua famiglia il massimo dello spirito si raggiunge in occasioni particolari, come le bevute post veglione natalizio, dove il tasso alcolico fa esprimere tutta la loro simpatia, raggiungendo picchi massimi con battute di Vanziniana memoria.
Ho un amico che da piccolo era tremendo e che ancora oggi tutti chiamano "Scheggia".
Un altro lo chiamiamo "MagnaeDorme" e non credo servano spiegazioni.
Dite che se io chiamo il mio cucciolo "Pippi" gli rovino la vita?