31 marzo 2013

Pasqua

Giorno di Pasqua. Interno. Letto.
Furio con voce suadente: "Ma io a te l'auguri non te li devo fa, ve?"
"Perchè, io a te si?!"
È cominciata così una serena domenica!!

V.

28 marzo 2013

L'auricolare

Furio è Furio per quello che gli interessa.
A volte mi cade sulle cose basiche, come per esempio guidare e parlare al cellulare senza auricolare.
Sa che è una cosa che odio e quando ci sono in macchina io gli sequestro il diabolico oggetto, ma quando è da solo, nonostante abbia l'accessorio, non lo usa e guida con una mano occupata.
Evidentemente il nanerottolo mi ha sentito in più di un'occasione cazziarlo a dovere a causa del telefono, per cui adesso, ogni volta che è in macchina col padre e lo vede prendere il telefono, lo fa fermare per fare la telefonata, ripetendo a rotella: "Non si parla al telefono mentre si guida, ferma la macchina!!!" E se non gli da retta, glielo dice con tono di voce sempre più alto.
Come ci siamo ridotti, farsi redarguire da un quattrenne che ha più senso di responsabilità di noi!
Bravo, bello de mamma!

V.

27 marzo 2013

Ecograficamente

Ore 11 morfologica nun te temo... o forse un po' si.

V.

22 marzo 2013

E poi c'è, come al solito c'è quello che... 2


Immagine dal web
A volte ritornano!!!!
Prosegue, senza un preciso perché, la lista dei colleghi del mio gallinaio.
Qui la prima parte.

Namber ileven: LA MAMMA CHIOCCIA
Vista l’età media dell’ufficio dove sto stazionando, ne ho trovate diverse che, avendomi preso in simpatia, mi trattano come una figliola. Sempre disponibili, hanno di volta in volta un consiglio carino e incoraggiante da darti, ma anche se ti manca il sale o l’aceto per condire l’insalata puoi contare su di loro. Di solito madri di maschi, hanno questo atteggiamento protettivo che ti avvolge e che, diciamocelo, fa piacere.

Namber tuelv: LA “NON MI AVRETE COME VOLETE”
Ultracinquantacinquenne, da non confondersi con la MILF, è in genere provvista di tacco 12, che non è assolutamente in grado di gestire (cit.), e aria da battona in pausa di riflessione. Curata al limite del maniacale, di solito se ne va in giro tutto il giorno con un inutile foglio in mano, tanto per dare un senso al fatto di prendere uno stipendio più alto del tuo… molto più alto del tuo! Nota anche come “La nonna del Corsaro Nero”, risulta un pelino eccessiva nella modalità “NON MI ARRENDERO’ MAI” con miniabitoschienanuda e borchie fetish.

Namber sirtiiiin: LA LIBERA PROFESSIONISTA
Da sempre dipendente pubblica, va e viene a suo piacimento in barba al badge che, impietoso, registra (scamuffo, s’intende) ogni suo movimento. Primula rossa per eccellenza, è un’impresa trovarla alla sua postazione. Nei rari momenti di permanenza al proprio posto di lavoro, la pizzichi impegnata in superdifficilissime partite di solitario, al quale gioca con maestria acquisita in anni e anni di pratica.
ndr La mia vicina di scrivania, nonché teoricamente, colei che avrebbe dovuto formarmi, era una di queste. Faceva il vento!!! Per mia fortuna ad inizio anno è andata in pensione.

Namber fortiiiin: IL CAZZARO ATTEMPATO
Differente dal CAZZARO semplice, il CAZZARO ATTEMPATO è in là con gli anni, e tende ad ingigantire un tantino troppo i racconti di cui si rende il protagonista.
Poco attraente, sente il bisogno impellente di renderti SEMPRE partecipe della sua vita sessuale, anche laddove preferiresti buttarti da un aereo a 5000 mt senza paracadute e con un masso appeso al collo. “Scopatore arzillo” (cit.) ultrasessantenne, predilige compagnie under 25, salvo poi perculare a morte donne adulte che non gliela darebbero nemmeno dietro pagamento in diamanti e lingotti d’oro.

Namber fiftiiin: L’OCA GIULIVA
Di bell’aspetto, la sua leggiadria fisica è inversamente proporzionale alla simpatia che sprigiona. Abituata fin dalla più tenera età ad avere il mondo ai suoi piedi (ce crede solo lei però), ha la tendenza a volersi elevare su chi le sta intorno, salvo poi scoprire che non è così popolare come hanno sempre voluto farle credere. Passa pertanto fior di pause pranzo in solitudine, col suo bastone infilato imperterrito inderposto.

Namber sicstiiiin: IL PARANOICO
Vede complotti in ogni dove. È convinto che, a settimane alterne, nei bagni del quinto piano (che manco Harry Potter) si riunisca una loggia massonica. Convinto di carpire ordito e inganno anche nella busta paga mensile, ti fa notare cose palesi, che tu avresti tranquillamente continuato ad ignorare per il resto della vita. Un tantino fissato che tutti vogliano fregarlo, erige un muro di diffidenza difficile da buttare giù. In genere molto leale e sincero, quando capisce che non rappresenti una minaccia, ti accoglie nel suo mondo di spionaggio occulto e ti protegge, a modo suo!

Namber seventiiiin: LA VERSATILE

Convinta che, se fai la fila in autostrada sei un coglione, perché potresti tranquillamente ovviare al problema svicolando sulla corsia d’emergenza, la versatile è quella che ha millemila interessi, conosce milioni di persone influenti anzichenò, è un vulcano di energia… e te lo fa pesare! Perché in fondo, te sei così ordinario che ti sono sufficienti giornate da 24 ore per vivere, quando a lei non ne basterebbero 36. Certo, quando la tua vita si divide in: opportunismo, cinismo, spietatezza e stronzaggine, il tempo per fare altro ehm… scarseggia.

Namber Eitiiiiiiiiin: L’INTRALLAZZONE
Approfitta da sempre del ruolo che ricopre per elargire o farsi elargire i favori più disparati in cambio di denaro, anche quando non necessario. Sposato, di una certa età e di poca prestanza fisica, ha uno strano ascendente su "donnette" di pari età o leggermente più giovani, che vedono in lui la figura dell'uomo maturo, arrivato e realizzato.Quando capiscono che stanno insieme ad una mezza tacca, fuggono via più veloci di Usain Bolt nei 100 mt piani.

Namber Naintiiiiiiiin: LA COMARE SCEMA
Non lo fa apposta, è che proprio non ci arriva. Le piacerebbe stare lì a spettegolare sui colleghi, sui capi, sul barista della mensa, ma proprio non ce la può fare.
Lo spettegolamento da competizione è un'arte che richiede pratica e dedizione, nonché una certa capacità di dissimulazione. Se stai parlando di Miss Piggy (no, non potete capì, è uguale), e la stessa entra nella stanza senza preavviso, devi essere in grado di deviare repentinamente il discorso sulla fiera del pannolenci di Riano o sulla sagra del vin cotto di Frascati. Invece lei no, sta lì che non ha capito perché te hai assunto la tipica espressione concentrata del killer col dito sul grilletto e ti chiede insistentemente: "Ma non stavamo a parlà de coso?!?!? Mo che c'entra sta gita fuori porta?" Una così, la eviti come la peste bubbonica, perché oltre a fare figure di melma per se stessa, non le risparmia manco a te.

Namber tuentiiiiiiiii: LA CONVINTONA
E' lei, il sogno proibito di milioni di zoologi nel mondo: Miss Piggy! Ha più o meno le forme di uno scaldabagno vecchia generazione 120-120-120, ma si crede Gisele Bundchen, che non sarebbe male in quanto ad autostima, se fosse solo per quella! Lei crede proprio di ESSERE Gisele, per cui quando la senti parlare, ne deduci che sia un'assidua frequentatrice di locali per ipovedenti. Tutti la vogliono, tutti la cercano, ha più pretendenti lei che una playmate di Playboy, salvo poi passare le sue serate in compagnia di amiche se possibile più cesse di lei (tutto rigorosamente documentato su Facebook, Mark Zuckerberg santo subito), che ammiccano all'obiettivo con sguardi più o meno provocanti, nel senso che provocano un vago sentore di nausea nello spettatore. Scarsa nell'utilizzo di acqua, sapone e deodorante, veste con aderenti maglioncini acrilici che tendono a peggiorare la situazione.


V.

21 marzo 2013

Un tanto al kg

Immagine dal web

Sono tornaaaaaaataaaaa.
Per quelli di voi che ancora ogni tanto buttano un occhio, bentrovati, per tutti gli altri, benvenuti.

E' passato quasi un anno dall'ultimo contatto extraterrestre e io sono in fase "metamorfosi spinta".
Col cambio di lavoro, di colleghi, di orari, di asilo (sigh!!), di una buona fetta di abitudini, sono inevitabilmente cambiata un po' pure io.
Sei più saggia? Più tranquilla? Più riflessiva? Manco per sbaglio.
Più consapevole? Certo.
Più sicura dei tuoi mezzi? Ovvio.
Più grande? Solo di un anno.
Più cazzona? Senz'altro.
Più mamma? IL CLIENTE DA LEI CHIAMATO NON E' AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE. SI PREGA DI RIPROVARE TRA 20 ANNI.

Sono alla 20^ settimana della mia seconda (e credo ultima) gravidanza e pare sarà un altro maschio, che va ad infoltire la già nutrita schiera di uomini ai miei servigi (se, va beh).
Le emozioni di attesa, trepidazione, aspettativa e gioia che hanno contraddistinto tutta la mia prima gestazione, hanno lasciato il passo a:
- Sbalzi umorali che manco un velociraptor inappetente;
- Scazzi con la qualunque mi capiti a tiro, non ultimo il mio martire personale FURIO;
- Stipsi (si, lo so che so argomenti delicati), che giusto ingurgitando mortaretti te la cavi;
- Perdita in ordine sparso di: capelli, lacrime, pazienza e neuroni.
Non ho ancora ben messo a fuoco il concetto di "RALLENTARE", perché a volte pretendo di fare cose che magari prima facevo con una certa spigliatezza e rapidità, che so, andare a fare la spesa, stirare, respirare.
Ora, il mio fisico comincia a chiedere i danni e io comincio a realizzare che forse non ha tutti i torti.
Prima che presenti un decreto ingiuntivo, mi conviene assecondarne le richieste e riposare.
C'è solo un problema, sto continuando a lavorare.
Quella della rivelazione della gravidanza sul luogo di lavoro è stata una mezza barzelletta.
Non ho detto niente a nessuno (tranne a 2 fidatissimi) per i primi quattro mesi quasi. Certo, ad un occhio un po' più attento, il fatto che andassi vestita con sacchi di iuta informi e leggins con 3 gradi al sole, avrebbe sortito più di qualche sospetto. Ma evidentemente sono attorniata da storditi, perché fino al giorno in cui non ho fatto outing, nessuno aveva notato niente (dicono loro, sti cazzari).
Comunque adesso sono trattata come un vaso di cristallo già incrinato e la cosa non mi disturba, anzi.
Ora sono libera di andare vestita un po' come mi pare, anche con qualche abitino un po' fasciante, il problema è che tendo a sembrare una lattina/barattolo, visto che la pancia ancora non è uscita completamente e quindi non ho delle forme, ehm, ecco, proprio umane.
Il mio capo mi chiama bonariamente involtino ripieno. Un paio di settimane fa, sono stata chiamata durante una riunione per una pratica che avevo lavorato e davanti a una decina di persone (la maggior parte delle quali  a me sconosciuta), mi invita ad entrare dicendo nella risata generale: "'Nnamo invorttì, rotola dentro". Un ambiente serio, direi.
Prese in giro a parte, ho preso solo 3 kg scarsi, che però sommati a quelli che avevo già messo su durante la megavacanza a Bali di novembre, vanno a diventare.... ehm, non sono forte con i numeri.
A proposito di megavacanza (per la quale farò un post a parte), il fagotto è decisamente Made in Indonesia.
Perchè, come dice un mio caro amico, se ce lo metti, ce lo ritrovi.

Un abbraccio a tutti voi