26 ottobre 2011

Parenti serpenti? NO, partenti bastardi!!

Sottotitolo: Come stai? Stai béne, son contenta!!!

Sia io che il maritozzo stiamo bene con i miei. Non solo con i miei genitori, ma proprio con tutti tutti i miei parenti. Zii, cugini, tutto il cucuzzaro insomma. Benvoluto da sempre, lui si è ricavato un posto nel cuore di ogni componente il numeroso e variegato campionario umano dei miei parenti. LUI!
Da par mio, invece, ho sempre fatto fatica a rapportarmi ai suoi. Non che io sia una misantropa, anzi vado d'accordo praticamente con tutti per questo mio modo minchione di colloquiare col prossimo, ma perché avere a che fare con personaggi del genere, a volte risulta un pelino ostico.
Potrei fare una classifica della loro stronzaggine, ma sarebbe una guerra fra poveri. 
Anche prima di avvicinarmi al pensiero buddista, ho sempre sostenuto che non sono i soldi ed il benessere economico in generale a renderti una persona migliore. Se sei povero dentro, non c'è tesoro che possa renderti ricco. Se poi sei pure spocchioso, arrogante e un po' stronzo, non te salvi manco con l'indulgenza plenaria!

Ecco, quello che vado a raccontare è il clima che si è respirato in casa dei miei suoceri negli ultimi 3 anni durante le feste natalizie.
Doverosa premessa: 
I genitori di mio marito sono due poco più che sessantenni con pochi interessi e pochi amici. Lei è una persona di cuore, buona, a volte un po' ingenua.
Lui è tutto l'opposto, un bastardomenefreghistatraditorefigliodiunaparacula - e molto molto di più - che non vede al di là del suo naso e pensa che l'affetto si conquisti con i soldi. GROSSO ERRORE!!!
Ma andiamo avanti. Mio marito ha due fratelli, entrambi più grandi, entrambi come il padre! MA VA?!?!?!?!?
Entrambi sposati e con due figli.
Sono sempre stata del parere che i problemi interni ognuno se li deve risolvere con la propria famiglia, e quindi, nonostante i vari torti, più o meno grossi, a cui ho assistito in questi ultimi 10 anni ai danni del maritozzo (SANTO SUBITO), non mi sono mai permessa di andare a prendere di petto uno qualsiasi dei suddetti esemplari (si, parto a testa bassa, tipo i tori a Pamplona) anche quando la cosa migliore era prenderli a randellate sulle rotule. Lui è più per il quieto vivere, e quindi per il quieto prenderla in quel posto senza scatenare guerre intestine. L'unica guerra è quella che si scatena davvero nel suo intestino quando è molto nervoso e non riesce a sfogare la frustrazione che lo affligge.
I diLui fratelli, dicevo, sono sposati con altrettanti esemplari protetti. Una è la tipica moglie annoiata, che lavora 2 giorni a settimana per sport e sta con i figli 1 ora al giorno, pur non avendo altro a cui dedicarsi che non sia la manicure, lo shopping o il birdwatching (laddove i bird non sono i volatili con le piume che credete voi!)
L'altra è l'ANTICRISTO! Che detto da me è da prendere come un complimento.
Cazzate a parte, l'altra è una chiacchierona-invidiosa-sparlona-pettegola-opportunista-paracula, pessima al pari del marito.
Ora, potrebbe sembrare che la stronza in tutto questo sia io che ne sto parlando male.
Su questo blog.
Mio.
In cui nessuno sa di chi sto parlando???
Ma chissene, direbbe qualcuno. La verità ti fa male, lo so!!!!

Dicevo del Natale.
Per tutti, le feste rappresentano un periodo per essere più buoni. Io sotto le feste divento, se possibile, più iena del solito, visto che mi piace la coerenza e non sopporto l'ipocrisia.
Evidentemente gli altri non se ne accorgono, perché in tanti hanno provato ad allisciarmisi, senza ovviamente trovare terreno fertile. Se non ti reggo, non faccio nulla per dissimulare, non ce la posso fare, non ne sono capace, è un mio limite me ne rendo conto.
Quando poi, mi imbatto in persone che fino al pomeriggio della vigilia hanno spalato quintalate di letame - che nemmeno al circo - sulla mia persona e "però oggi è Natale, volemosebbbbene", mi verrebbe da urlare "No, cara la mia gallina da brodo, preferisco starti sulle balle 365 giorni l'anno piuttosto che cibarmi frasi di circostanza, indulgendo in grandi sorrisoni finti come le labbra della Minetti" Gnafò, soprattutto quando poi alle grandi parole, corrispondono azioni di mer*a. Vedi alzare muri di 8 metri intorno a casa, con fossato corredato di coccodrilli e ponte levatoio, pur di scoraggiare ospiti non graditi dal venire nella tua umilissima (se va beh) dimora a trascorrere un'amena giornata in compagnia. 
Gli ultimi Natali, sono scivolati via tra pranzi nel più totale silenzio (perché in effetti non sai di che parlare con 'sta gente: del tempo, di borsavalori, di scacchi?), rotto solo dai giochi dei bimbi, e pomeriggi a dormire sul divano di fronte al solito programma televisivo pesantone.
Ricordo con un nitore inquietante, come fosse ieri, il primo Natale da loro con mio figlio. Cioè, non è che siano passati 100 anni, ma tendo a rimuovere le cose brutte, l'avevo già detto. Natale 2009, il mio cucciolo ha 8 mesi, ultimo nipote all'epoca, il più piccolo.
25 dicembre, interno, giorno: io con un sorriso a 68 denti, felice e leggera; mio marito più denti di me, allegro e canterino (PAURA!!!). Siamo arrivati a metà mattina e nell'indifferenza più totale, abbiamo passato la giornata a giocare con i bambini, visto che erano gli unici a degnarci di considerazione. Un trio di ectoplasami, fantasmi invisibili che nessuno si è accorto di avere a tavola. Sono rimasta scioccata. Ogni tanto ci guardavamo e ci tastavamo parti del corpo a caso a vicenda per capire se fosse davvero una difficoltà di percezione o se c'era un qualche problema latente che al momento ci sfuggiva. Per intenderci, mancavano i posti a tavola. Sono 3 fratelli, non 18, per cui fare il conto di quanta gente dovesse mangiare non era un algoritmo complicatissimo. Me lo ricordo perché, salendo nel mio appartamento a gridare come una pazza per sfogarmi, ho pensato: "Io con questi non ci passerò più nemmeno il martedì grasso, figuriamoci le feste di Natale".
Invece, inevitabilmente, sempre per il famoso quieto prendersela allegramente in quel posto, ci ricadiamo come fessi. E ogni anno è sempre peggio.
L'anno scorso si è consumata una tragedia che nemmeno Shakespeare. In genere noi sia a vigilia che a S. Stefano siamo prenotati dai miei. Per tradizione, ma anche no, mia madre frigge pure i piatti il 24 e poi il 26, per stare leggeri fa la polenta col cinghiale. Quindi, l'unico giorno utile per sciropparsi sta marmaglia assortita è il 25. TUTTO il 25.
Per farla breve, per una serie di incomprensioni, i miei suoceri e fratellograndeconmoglieshopping pensavano di trascorrere la giornata del 26 da fratellovipconmogliestronza. PENSAVANO LORO!
Questi all'ultimo momento si sono tirati indietro con scuse assurde e da lì è partito un balletto di messaggi e telefonate farcite di insulti di ogni genere, ad opera dei tre temerari fratelli e una diloro moglie. Indovinate quale!??!?! Sbagliate se pensate alla sottoscritta. Non mi permetterei mai. Se ti devo insultare, mi piace farlo facetoface. (Nonostante questo, sono stata tirata in ballo per non aver risposto alle 1200 chiamate, senza aver proferito verbo. Va a fa del bene!!)
Insomma, è dal 25 dicembre 2010 che si respira aria di sfida. A questo punto non vedo l'ora che arrivi Natale, mi ci vuole proprio una botta di vita!!!!

6 commenti:

  1. @stefanoSTRONG si, e ce ne sarebbero da raccontare....

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  2. Io ti adoro! Fai delle descrizioni fantastiche! :-)

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  3. @Eu grazie cara! Quando mi rileggo, mi rendo conto di non rendere giustizia però. A volte tendo a dipingere le persone molto meglio di come sono in realtà. Pensa questi come sono davvero!!!! ahahah

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  4. Hai reso perfettamente l'idea.
    Anche mio marito è il più piccolo di tre fratelli (suo ha 12 anni più di me e sua sorella 9) ma con loro ci limitiamo a non frequentarci e basta.
    L'altra settimana ho fatto un favore alla moglie del fratellone e le ho detto che mi sarebbe piaciuto averli a cena; è rimasta scioccata, mi guardava senza capire, probabilmente il suo cervello cercava di ricordare se si era scordata un compleanno.
    Le ho detto che non c'era bisogno di una ricorrenza per vederci, che in fondo siamo cognate e che potevamo vederci anche per una pizza veloce, niente cena dall'ambasciatore...
    Si forse, va bene, vedremo la sua risposta esplicita
    ma vai a fare.... la mia risposta interiore

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  5. @mogliemammadonna a volte sarebbe bello poter dire senza conseguenze ciò che realmente si pensa. Sai i vaffa che volerebbero liberi nel cielo!! Anche a me capita (o dovrei dire capitava, bah) di invitarli senza un vero perché e poi una volta a casa mia mi snobbano facendo finta che non io non esista. Ripeto: A CASA MIA. Solo che poi, io mi sento una gran signora per aver fatto il bel gesto di invitarli, loro non credo possano dire la stessa cosa di se stessi.

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