24 ottobre 2013

Zucchero e la Marescialla

immagine dal web

Post dedicato. E ho detto tutto!

Zucchero lui. Una delle persone più vere e oneste che potresti mai incontrare nella vita.
La Marescialla lei. Una donna forte, verace e a volte brutalmente sincera.
Più avanti scopriremo il perché di questi soprannomi.
Si conobbero sui banchi di scuola, dalle suore. Una scuola che già 30 anni fa sembrava uscita da un film di Dario Argento, ma che nonostante questo, ancora funziona.
Dicevo, si conobbero sui banchi di scuola e trascorsero insieme cinque anni della loro infanzia. Convivenza forzata, si sa, a quell'età si tende a schifare il sesso opposto, più che altro.
Si persero di vista per moooooolto tempo. Scuole diverse, esperienze diverse, storie diverse, poi addirittura città diverse.
Un giorno per caso si rincontrarono. Non so se a casa di lui o di lei, visto che le loro madri si conoscevano, ma da quel momento, lui decise che avendola ritrovata non voleva lasciarsi sfuggire la possibilità di parlarle di nuovo.
Così si fece dare il numero e la chiamó. Da quel momento, per tutti lui diventò Zucchero (soprannome datogli da lei a causa dell'infinita dolcezza con la quale trattava la sua regina) e lei si trasformò nella Marescialla (affibbiatole da noi per via del di lui lavoro).
C'era un piccolo ostacolo però.
Zucchero viveva ancora a molti chilometri da lei e vivere le storie a distanza, per chi si conosce così poco, non è facile.
Ma erano entrambi così determinati a stare insieme che la cosa non li spaventava affatto.
Quindi dopo un paio d'anni a week-end alterni, Zucchero ottenne un avvicinamento alla sua Marescialla. Qualche centinaio di chilometri ancora e l'avrebbe tenuta tra le braccia ogni sera.
Nel mentre si stavano dando da fare (maliziosi, non in quel senso... cioè anche in quel senso, ma non solo).
La ristrutturazione del loro futuro nido d'amore procedeva a grandi passi e l'idea di vivere insieme si faceva sempre più concreta.
Nel marzo dello stesso anno, arrivò quella che per loro fu forse la notizia più bella e insieme sconcertante. Aspettavano. Nello specifico, aspettavano una bimba.
Loro, la coppia perfetta, le due metà della mela, stavano per mettere al mondo il frutto del loro amore.
Nel dicembre dello stesso anno, con una settimana circa di anticipo sulla tabella di marcia (impedendo alla Marescialla di partecipare al matrimonio dei loro "carissimi" amici), nacque la Vikinga, pelata e assolutamente uguale al padre nell'aspetto!
Da lì fu un'escalation di novità, più o meno positive.
Prima il ritorno a casa di Zucchero, poi il lavoro della Marescialla che finalmente aveva ingranato, l'acquisizione di una normalità fino ad allora solo sperata e qualche batosta che non manca mai.
I due anni seguenti sono serviti a consolidare (se così si puó dire) ulteriormente questo meraviglioso rapporto e a tre anni precisi dalla prima, ha fatto il suo ingresso la seconda piccola (si fa per dire), nota col vezzeggiativo di Buzzicona (per chi sta fuori dal GRA: decisamente in carne).
Un matrimonio con battesimo della suddetta Buzzi, hanno coronato questo  quadro perfetto.
Dieci anni, due figlie, vacanze in compagnia e innumerevoli cene tra amici figliati e non, fanno di loro il modello al quale ogni coppia secondo me dovrebbe ispirarsi per vivere un rapporto sano, intenso e completo.
Alle due metà della mela, che si sono trovate e credo (e spero) non si lasceranno mai.
Un grazie per essere i preziosi amici che siete.
V.

2 commenti:

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